07 Lug 2022
Carne e birra: le ricette
L’accoppiata carne e birra è da sempre alla base di ottime ricette e in particolare questa bevanda è adatta a sfumare la carne. Proprio come il vino è importante aggiungere...
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05 Lug 2022
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30 Giu 2022
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28 Giu 2022
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Tag: curiosità birra
23 Giu 2022
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21 Giu 2022
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16 Giu 2022
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14 Giu 2022
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09 Giu 2022
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06 Giu 2022
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31 Mag 2022
Forse non tutti ci fanno caso, ma ci sono molti birrifici artigianali che non limitano la loro creatività alle ricette di birre sempre più buone e ricercate: estendono fantasia e...
25 Mag 2022
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Birre.blog è un magazine che approfondisce notizie e rivela curiosità dal mondo della birra, dei birrifici e delle birre artigianali. Il nostro blog pubblica con costanza recensioni di birre speciali, alcune più note, altre più di nicchia ma sempre gustose e tutte prodotte secondo metodi tradizionali.
Trattiamo micro birrifici italiani e stranieri, birre provenienti da paesi che hanno una lunga storia birraia alle spalle come il Belgio, la Germania, la Scozia e l’Inghilterra, ma siamo curiosi anche riguardo le nuove realtà danesi, estoni, australiane, canadesi, americane e molte altre.
Che sia rossa o bionda, italiana o straniera, che sia classica o aromatizzata, il nostro blog tratta ogni birra come un micromondo a sé stante, con il rispetto e la cura che merita. Sappiamo che dietro ad ogni birra artigianale ci sono ore di studio e di approfondimento, una produzione accurata, ingredienti scelti con cura e la passione che è l’ingrediente principale che unisce tutti i birrifici artigianali.
Come si sceglie una birra? Quante tipologie di birra esistono? Come si distingue una birra ad alta fermentazione da una a bassa fermentazione? Quante varietà di luppoli esistono? E ancora, qual è la birra perfetta con la pizza e quale è ideale per accompagnare dolci e dessert? Birre.blog è il posto ideale per scoprire tutti i segreti della birra!
“Dio ha una voce bionda, morbida e piena, come la birra.”
Anne Sexton
A proposito delle tipologie di birre
Esistono tantissimi tipi di birre! Proprio grazie all’ampia diffusione della bevanda nel mondo attraverso i secoli, i mastri birrai hanno cambiato e modificato le ricette e i processi produttivi mantenendo sempre i quattro ingredienti base: acqua, malto, luppolo e lievito. Ovviamente non è semplice come sembra: solo di lieviti se ne conoscono oltre un migliaio e molte birre contengono ingredienti aggiuntivi come la frutta, i cereali, le spezie e addirittura delle varietà di fiori. Ecco alcune classificazioni, ma esistono tante sottocategorie e tante birre di nicchia che escono dai due questi generi più noti: Ale e Lager.
Ale
Birra caratterizzata da un’alta fermentazione di cui fanno parte diversi stili birrai fra cui le American, le IPA, le Tripel, le Stout, le Barley Wine, le Brown Ale le Belgian beer e molte altre.
Pale Ale – genere di birra che ha origine in Gran Bretagna, ad alta fermentazione e composta generalmente da malti chiari. Esistono diversi sottogeneri di Pale Ale. La American Pale Ale (APA) è una sottocategoria della Pale Ale, ed è una birra chiara che quasi sempre ha una bassa gradazione alcolica e che viene prodotta con il luppolo americano Cascade. La India Pale Ale (IPA) invece è uno stile di Pale sviluppato in Inghilterra per l’esportazione in India il cui colore varia dal giallo al rossastro.
Altbier – birra scura poco alcolica proveniente dalla Germania del nord. Caratterizzata da un’alta fermentazione, questa birra tedesca Ale è prodotta con malto scuro.
Quadrupel – caratterizzata dal volume alcolico compreso tra i 9,1% e i 14,2%, questa birra fa parte del gruppo più ampio delle Belgian Ale ed è fruttata e speziata.
Blond Ale – questa birra belga dall’alcolicità contenuta (4,4 -5,5 % vol.) ha una schiuma abbondante e cremosa, il colore è dorato e limpido e i luppoli si esprimono con note speziate e terrose.
Porter – tipologia di birra che fa parte delle Dark Ale e che viene ottenuta con malti di colore scuro.
Stout – sempre della famiglia delle Dark Ale, la Stout è una birra scura prodotta mediante l’aggiunta di malto d’orzo e orzo tostati. Tra queste sono famose le Dry Stout, le Imperial Stout, le Milk e le Coffee.
Blanche o Witbier – questa birra di frumento fa parte delle Wheat Beer ad alta fermentazione, è caratterizzata da una speziatura al coriandolo e al curaçao, si presenta lattiginosa, opaca e cremosa.
Lager
La Lager è una birra a bassa fermentazione di origine tedesca ed è considerata di solito l’opposto della Ale. Esistono tanti tipi di Lager ad esempio la Bock, la Dunkel, la Helles e diverse altre. Ad esempio la Bock è prodotta con distillazione a freddo, molto alcolica, questa birra è tendenzialmente scura ma può essere anche ambrata o chiara.
Pils, Pilsener o Pilsner – è una birra sviluppata in Boemia e in Repubblica Ceca, ed è sostanzialmente una Lager ma è caratterizzata dalla marcata luppolatura, dal color giallo paglierino o dorato limpido e dal contenuto alcolico moderato.
Fra le altre birre che esulano da questa bipartizione è bene ricordare le Lambic a fermentazione spontanea, prodotte esclusivamente nella regione del Payottenland nella Valle della Senna, in Belgio. Quello della fermentazione spontanea è una metodologia di nicchia che usa lieviti selvatici e che deriva dall’antico Egitto. La birra viene lasciata in barili di legno di castagno o rovere per tempi che variano dall’uno ai tre anni. L’acidità cambia in funzione del grado d’invecchiamento, la gradazione alcolica è intorno ai 5°.
Non è semplice districarsi fra tutti i tipi e i sottogeneri di birra esistenti, e la cosa bella del mondo della birra è che la fantasia non manca ai mastri birra, per questo nascono sempre delle bevande originali, speziate, più o meno maltate e aromatizzate che è bello conoscere e assaggiare.
A proposito degli ingredienti
L’acqua è l’elemento fondamentale e averne a disposizione un tipo povero o ricco di sali minerali fa la differenza sul risultato finale. La cosa migliore per un mastro birraio è quella di avere a disposizione dell’acqua di sorgente – e quindi priva di cloro. Alcuni birrifici sorgono proprio in zone adiacenti alle fonti, per usufruire di questo prezioso ingrediente.
Il malto è sostanzialmente un cereale sottoposto a procedimento di maltazione, che converte gli amidi in zuccheri fermentabili. Normalmente si intende il malto d’orzo, ma non è raro trovare birre che contengono segale, frumento o farro.
Il luppolo è un ingrediente sostanziale e viene aggiunto intero o sotto forma di pellet nel processo di brassatura. È impossibile stabilire quante varietà di luppolo ci siano, ma ne esistono alcuni molto famosi tra cui il Cascade che ha un sapore agrumato, il Citra che oltre al sapore agrumato ha anche quello di frutti tropicali, il Mosaic che è molto fruttato e decisamente dominante e il Saaz dal taglio erbaceo e non invadente. Una cosa curiosa è che prima che il luppolo venisse considerato un ingrediente base, al suo posto venivano usate delle spezie. Parliamo di un’epoca lontana dove i mastri birrai pre-medievali usavano addirittura cumino, cannella, semi di finocchio, menta, ortica, ginepro e molti altri ingredienti di origine vegetale.
Il lievito è quello che fa la magia: converte gli zuccheri del malto in alcol. È anche l’ingrediente che classifica la birra nei due grandi gruppi: alta e bassa fermentazione. Quello classico per produrre la prima tipologia di birra è il Saccharomyces Cerevisiae, conosciuto anche col nome “Ale Yeast”, mentre il classico per produrre una birra a bassa fermentazione è il Saccharomyces Carlsbergensis.
Come abbiamo precedentemente accennato, questi sono gli ingredienti di base, a cui spesso vengono aggiunti componenti aromatizzanti naturali che fanno di ogni birra un diverso piccolo capolavoro da bere.
Bevi responsabilmente
Lo staff di Birre.blog raccomanda di bere sempre responsabilmente e di non mettersi alla guida o all’opera con macchinari pericolosi dopo aver bevuto. Le donne incinte dovrebbero astenersi dal consumare birre alcoliche, così come i minorenni. La birra è una passione, ma è sempre bene degustarla con moderazione.