Birre Italian Grape Ale
08 Apr 2021
Lo stile di birra Italian Grape Ale rientra nella categoria delle birre ad alta fermentazione. A differenza della maggior parte dei prodotti simili, la IGA è aromatizzata con mosto d’uva, riuscendo a proporre un sapore molto particolare.
La sua prima formulazione risale a pochi anni fa, ma da allora il suo successo è indiscusso. Importanti marchi di birra artigianale si sono avvicinati alla realizzazione delle birre Italian Grape Ale, felici di poter avere un prodotto nazionale a cui fare riferimento.
La IGA è sinonimo di orgoglio per i produttori italiani, che la realizzano prestano attenzione ai singoli passaggi della fermentazione.
In questa breve guida ne scopriremo le caratteristiche distintive, in modo da aiutarvi a comprenderne il gusto e sapere in anticipo a cosa andate incontro prima dell’acquisto.
Com’è nata la Italian Grape Ale
Attualmente vengono prodotte circa 150 varietà diverse di Italian Grape Ale, ma il primato è detenuto dal primo produttore.
Nel 2006, il birrificio sardo Barley produsse la prima IGA, segnando l’inizio di tutto.
La birra venne venduta con il nome di BB10 e fu ottenuta dall’aggiunta di mosto d’uva alla classica Imperial Stout. Nello specifico, fu utilizzata l’uva Cannonau tipica della Sardegna, che permise di ottenere un sapore completamente nuovo.
Il successo della produzione spinse il birrificio a lanciare altre tre tipologie di IGA, sempre ottenute dall’aggiunta di mosto; nascono la BB Evò, la BB9 e la BB Boom.
A partire dal 2010, altri birrifici italiani seguirono l’esempio di Barley ed iniziarono a realizzare la loro versione della IGA.
Dopo altri 5 anni, lo stile di birra rientrò nella lista ufficiale della guida BJCP, classificandosi come una nuova tipologia assolutamente riconosciuta.
Nel tempo la fama dell’Italian Grape Ale ha continuato ad aumentare, portando alla vastissima produzione di oggi.
Gusto e Caratteristiche
Il sapore delle birre IGA varia in base alla quantità di mosto aggiunto ed al momento dell’aggiunta. Solitamente, si preferisce unirlo alla miscela base durante il processo di bollitura, oppure all’inizio della fermentazione. In questo modo i due gusti si amalgamano perfettamente ed il risultato è molto ben equilibrato.
Tuttavia, c’è chi preferisce aggiungere il mosto in un secondo momento, rendendo ancora più presente.
La stessa colorazione può cambiare in base alla quantità di uva e alla tipologia scelta.
Si parla di color giallo chiaro per le birre che sfruttano l’uva bianca e rosso rubino per quelle che sfruttano l’uva scura.
Tuttavia, il sapore è sempre inevitabilmente influenzato dalla presenza del frutto, che rende la birra più dolce e le trasmette uno specifico retrogusto.
Il sentore fruttato ricorda il gusto della pesca e dell’albicocca per le uve bianche ed il sapore della ciliegia per le uve rosse.
Anche la presenza del luppolo è piuttosto consistente, ma non tanto da infastidire o superare quello zuccheroso della frutta.
La birra risulta facilmente bevibile, con una schiuma chiara e compatta, che resiste a lungo durante la bevuta.
Dove acquistare le Italian Grape Ale
Se volete sapere a chi rivolgervi per acquistare le birre artigianali Italian Grape Ale, potete consultare il sito abeervinum.it.
La selezione di prodotti offerta dal sito è davvero considerevole e vi permette di scegliere tra diverse tipologie di birra, confrontando ingredienti e metodi di produzione.
Se volete testare questo stile di birra per la prima volta, Abeer è perfetto per voi. Potete scegliere di acquistare più di un tipo, così da provare diverse ricette.
La birra IGA ha una storia interessante, che la lega inevitabilmente al territorio italiano. Parliamo di una produzione artigianale dalla grande potenza, oltre che dal sapore unico.
Provatela, in modo da sperimentarne in prima persona il gusto e capire se è adatta a voi.
Tag: tipologie bire
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