Birre Pale Ale

Attraverso l’espressione “Pale Ale” si indica uno degli stili di birra più sfruttati al mondo, oltre che uno dei più apprezzati in assoluto.
L’origine è da associare alla Gran Bretagna, dove la birra fu prodotta per la prima volta nel 1703 tramite una combinazione di malti essiccati e carbone.
Ovviamente, i malti utilizzati erano inglesi, ed è proprio da loro che deriva il sapore caratteristico di tutte le birre Pale Ale. L’uso del luppolo varia da produttore in produttore, portando ad un’ampia scelta di gusti e consistenze diverse.
Tutte le Pale Ale vengono definite come birre ad “alta fermentazione” e sono caratterizzate da un grado alcolico abbastanza consistente, che appunto varia a seconda del metodo di produzione e del tempo di invecchiamento.
Insieme andremo a scoprire qualche dettaglio in più riguardo le birre Pale Ale, così da poter dare una prima definizione del sapore e delle caratteristiche generali.
Potete sfruttare queste informazioni per elaborare un giudizio personale e decidere se acquistarle e, soprattutto, decidere quale qualità preferite.

Gusto e Caratteristiche
Come vi abbiamo anticipato, le birre Pale Ale appartengono alla categoria delle birre ad alta fermentazione, che sono chiamate così perché sfruttano specifici lieviti capaci di fermentare solo ad alte temperature.
Questi stessi lieviti non sono eccessivamente tostati, caratteristica che trasmette alla birra un colore chiaro solo appena ambrato. La schiuma è bianca, spessa e molto resistente, grazie alla presenza dell’anidride carbonica che si forma durante il processo di fermentazione.
Il sapore intenso delle Pale Ale è decisamente fruttato, con un gusto caratteristico che richiama quello della prugna e della pesca. Lo stesso aroma è delicato e ricorda il caramello, nonostante non risulti mai troppo invadente.

Principali tipologie
La stile Pale Ale è uno dei più antichi, uno dei primi stili di birra ad essere nati nel ‘700. Per questo le tipologie nate nel corso degli anni sono tantissime, ma noi ne riassumeremo solo due, quelle in assoluto più conosciute ed apprezzate.

– India Pale Ale
La birra India Pale Ale (o IPA) ha origine sempre in Gran Bretagna, proprio dopo il successo delle prime sperimentazioni dello stile Pale Ale.
Il sapore intenso della birra Inglese era così indimenticabile da spingere i nobili trasferitisi in India a richiedere una spedizione.
I birrai aggiunsero alla ricetta classica una maggiore quantità di luppolo, in modo da consentire alla birra di restare intatta durante il lungo viaggio che l’avrebbe portata in India. Da qui è nata l’espressione identificativa “India Pale Ale”.
Il sapore della Pale Ale diventa in questo caso leggermente più acido, proprio per la presenza del luppolo.

– American Pale Ale
L’American Pale Ale (o APA) è a lungo stata confusa con la IPA. La verità è che il processo di produzione è molto simile, ma quello che cambia è la provenienza dei luppoli e dei malti.
Mentre per la IPA si sfruttano solo ingredienti Inglesi, per la birra APA si fa affidamento ai prodotti locali Americani.
È chiaro che il sapore che ne deriva è più intenso e meno acido rispetto alla versione inglese, sicuramente più dolce e luppolato.


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