Il processo produttivo della birra
12 Nov 2021
Quando si parla di processo produttivo della birra ci si riferisce alla birrificazione o brassaggio, che richiede diverse fasi di lavorazione. La prima è la maltazione dell’orzo o di altri cereali che una volta selezionati e puliti entrano nelle vasche di macerazione per la germinazione.
La fase dura tre o quattro giorni e l’acqua viene costantemente cambiata, ma si mantiene sempre alla temperatura di 12-15°C. Una volta che l’orzo è sufficientemente umido si mette a germinare in appositi cassoni e in un luogo aerato. Sarà poi la fermentazione del mosto a determinare carattere e contenuto alcolico della birra e a generare le sostanze organolettiche che l’esperto riconoscerà al naso e al gusto.
Come abbiamo visto la birra viene prodotta per bassa o alta fermentazione e da qui nascono due macrotipi diversi della bevanda. La birra viene prodotta in questo modo a livello industriale, ma non manca la produzione casalinga di birra, legale in Italia solo dal 1995 dopo l’approvazione del D.lgs 26 ottobre 1995, n.504. Sono sempre più anche le aziende che vendono kit e attrezzature per produrre in casa la birra anche se gli appassionati preferiscono costruirsi da soli gli strumenti necessari.
Tre sono le tecniche da adottare per la produzione casalinga di birra, sulla base delle quali cambia la qualità del prodotto finale:
• birra da estratto di malto luppolato
• birra da estratto di malto non luppolato con o senza aggiunta di grani speciali
• birra da all grain.
La produzione di birra da estratto salta alcune fasi importanti del processo, tra cui l’ammostatura (mashing) e il lavaggio delle trebbie (sparging). Per questa ragione non è da considerarsi propriamente “birrificazione”. Accanto alla produzione industriale il vero intenditore apprezzerà sicuramente le birre da produzione casalinga, che vengono realizzate nel pieno rispetto della tradizione e non hanno nulla da invidiare alle birre commerciali.
Tag: curiosità birra
Acquista la migliore birra al miglior prezzo