La birra nell’Antica Roma
28 Mar 2022
Il vino nell’antica Roma era sicuramente la bevanda più consumata, ma non bisogna fare l’errore di pensare che la birra non fosse apprezzata. La birra era conosciuta e bevuta, pur essendo considerata una bevanda pagana e plebea – ricordiamo che gli Antichi Romani furono pagani fino all’Editto di Milano promulgato da Costantino nel 313 che favorì la diffusione del cristianesimo – e, a dimostrazione del fatto che era apprezzata, ci sono prove di romani che avevano dotato le loro ville di piccole birrerie private.
La verità è che la birra inizialmente incontrò diverse resistenze, anche perché non era una bevanda locale: era un prodotto non originario della cultura romana, ma di alcuni dei popoli assoggettati all’Impero. La birra veniva quindi snobbata in favore del vino, molto più consumato e prodotto a Roma.
Questa posizione comunque cambiò col tempo, con l’abitudine e man mano che la civiltà romana diventava florida e cosmopolita. Ad esempio l’Imperatore Augusto apprezzava la birra come medicinale, infatti il suo medico Musia lo curò così dal mal di fegato. Anche Nerone amava la birra, al punto che fece arrivare a Roma uno schiavo lusitano abile nell’arte birraia per fargli preparare l’amata bevanda.
C’era però un pubblico che amava la birra quasi più del vino: le donne. Le donne utilizzavano la bevanda per diversi scopi tra cui quello cosmetico, infatti con la birra venivano creati prodotti di bellezza e unguenti. Non solo, la birra veniva considerata ottima per la produzione di latte, quindi se ne faceva un gran uso in gravidanza e in allattamento. In un certo senso si potrebbe dire che la birra era considerata una bevanda femminile.
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Tag: curiosità birra